Il browser che stai utilizzando presenta delle incompatibilità con il sito. Ti invitiamo ad installare le ultime versioni di Chrome o Firefox per poter utilizzare tutte le funzionalità.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

PIAZZA VITTORIO
PIAZZA VITTORIO
V.O. SOTT.ITA
ANEC
V. M. 18
Guarda il trailer

82 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Abel Ferrara

ede di un mercato storico della Capitale, Piazza Vittorio è oggi l'emblema di un'integrazione interetnica problematica ma possibile, in una posizione centralissima, tra palazzi storici affascinanti e l'inurbamento di una popolazione così multirazziale da ricordare a tratti a quella newyorkese. Con troupe ai minimi termini, Abel Ferrara intervista per strada residenti di lungo e breve corso, commercianti, homeless e migranti che transitano o bivaccano nei dintorni. In arrivo da Nigeria, Afghanistan, Burkina Faso, Guinea, Bosnia, Perù, Bangladesh, Moldavia, dalla badante al griot (cantastorie africano), dal macellaio egiziano alla ristoratrice cinese al lavoratore a giornata sudamericano. Più due intervistati "vip", entrambi entusiasti della contaminazione culturale del quartiere e della pax raggiunta nella compresenza di tanti gruppi e indigenti: Matteo Garrone, che si è trasferito in zona a fine anni Novanta per ambientarvi poco dopo il suo Estate romana, e Willem Defoe, naturalizzato romano dopo essersi sposato in Italia con la regista Giada Colagrande.

Tra partitelle di calcio, commenti dalle panchine degli anziani italiani, musicisti di strada e un'inaspettata visita con annessa illustrazione teorica da parte di alcuni militanti di CasaPound, si accumulano le voci del "paese reale" - alcuni bozzetti di colore, altri confusi frammenti biografici, tra pareri favorevoli e contrari all'integrazione, la constatazione di un senso di ospitalità tutto italiano e al tempo stesso di un razzismo esplicito.

82 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Abel Ferrara

ede di un mercato storico della Capitale, Piazza Vittorio è oggi l'emblema di un'integrazione interetnica problematica ma possibile, in una posizione centralissima, tra palazzi storici affascinanti e l'inurbamento di una popolazione così multirazziale da ricordare a tratti a quella newyorkese. Con troupe ai minimi termini, Abel Ferrara intervista per strada residenti di lungo e breve corso, commercianti, homeless e migranti che transitano o bivaccano nei dintorni. In arrivo da Nigeria, Afghanistan, Burkina Faso, Guinea, Bosnia, Perù, Bangladesh, Moldavia, dalla badante al griot (cantastorie africano), dal macellaio egiziano alla ristoratrice cinese al lavoratore a giornata sudamericano. Più due intervistati "vip", entrambi entusiasti della contaminazione culturale del quartiere e della pax raggiunta nella compresenza di tanti gruppi e indigenti: Matteo Garrone, che si è trasferito in zona a fine anni Novanta per ambientarvi poco dopo il suo Estate romana, e Willem Defoe, naturalizzato romano dopo essersi sposato in Italia con la regista Giada Colagrande.

Tra partitelle di calcio, commenti dalle panchine degli anziani italiani, musicisti di strada e un'inaspettata visita con annessa illustrazione teorica da parte di alcuni militanti di CasaPound, si accumulano le voci del "paese reale" - alcuni bozzetti di colore, altri confusi frammenti biografici, tra pareri favorevoli e contrari all'integrazione, la constatazione di un senso di ospitalità tutto italiano e al tempo stesso di un razzismo esplicito.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.