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IL CACCIATORE (THE DEER HUNTER) (RIED.)
IL CACCIATORE (THE DEER HUNTER) (RIED.)
V.O. SOTT.ITA
XX Secolo

183 min

Genere: Drammatico

Lingua: Italiano

Regia: M. Cimino

Con: R. De Niro, C. Walken, J. Savage, M. Streep

«Pochi film hanno scosso il pubblico in modo così forte» scrisse il critico David Thomson venticinque anni dopo l’uscita di Il cacciatore. “Non è politicamente corretto ma è tra i pochi film americani insieme a Gangster Story, King Kong e Nascita di una nazione che meritano un posto speciale. È un film davvero grande, così grande da potersi permettere i suoi difetti”. Cimino pensava a una grande testimonianza sull’America, i suoi valori e i fallimenti, l’eroismo, la virilità e, naturalmente, la guerra in Vietnam. Come per un romanzo, strutturò il film in capitoli e aree geografiche. La prima parte si svolge in Pennsylvania, capitale delle acciaierie, e tra un matrimonio e una caccia al cervo, vediamo tre amici, Michael, Steven e Nick, che si sono arruolati volontari per la guerra. Con un taglio netto di montaggio, lo spettatore è catapultato nel Vietnam infestato dal napalm, dove i prigionieri di guerra vengono sottoposti a delle torture atroci. Quando Michael rientra a casa, scopre che l’amico Nick non è mai tornato. Così va di nuovo a Saigon, dove il film si chiude con un finale sconvolgente. Rivisto oggi Il cacciatore non perde nulla della sua magnificenza, ambizione e complessità – qualità dimenticate nel cinema con il finire degli anni ’70. (I.B.)

183 min

Genere: Drammatico

Lingua: Italiano

Regia: M. Cimino

Con: R. De Niro, C. Walken, J. Savage, M. Streep

«Pochi film hanno scosso il pubblico in modo così forte» scrisse il critico David Thomson venticinque anni dopo l’uscita di Il cacciatore. “Non è politicamente corretto ma è tra i pochi film americani insieme a Gangster Story, King Kong e Nascita di una nazione che meritano un posto speciale. È un film davvero grande, così grande da potersi permettere i suoi difetti”. Cimino pensava a una grande testimonianza sull’America, i suoi valori e i fallimenti, l’eroismo, la virilità e, naturalmente, la guerra in Vietnam. Come per un romanzo, strutturò il film in capitoli e aree geografiche. La prima parte si svolge in Pennsylvania, capitale delle acciaierie, e tra un matrimonio e una caccia al cervo, vediamo tre amici, Michael, Steven e Nick, che si sono arruolati volontari per la guerra. Con un taglio netto di montaggio, lo spettatore è catapultato nel Vietnam infestato dal napalm, dove i prigionieri di guerra vengono sottoposti a delle torture atroci. Quando Michael rientra a casa, scopre che l’amico Nick non è mai tornato. Così va di nuovo a Saigon, dove il film si chiude con un finale sconvolgente. Rivisto oggi Il cacciatore non perde nulla della sua magnificenza, ambizione e complessità – qualità dimenticate nel cinema con il finire degli anni ’70. (I.B.)
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