LISBON STORY - VOS
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100 min
![Opere per tutti](https://cdnccr.18tickets.it/assets/content_classification_icons/0-98a307b632d921448a21a875581069d5bb4ff3765ee1f26308267ddbca6b5388.png)
Genere: Musica, Dramma
Lingua: Originale con sottotitoli in italiano
Regia: Wim Wenders
Con: Rüdiger Vogler, Patrick Bauchau, Teresa Salgueiro, Manoel De Oliveira, Vasco Sequeira, Joel Cunha Ferreira, Sofia Bénard Da C...
Chi è chi? E cosa significano tutte quelle abbreviazioni? L’SOS, ovviamente, è evidente, e al più presto non fa che rafforzare l’urgenza: venite al più presto. Ma soprattutto? Solo chi ha già lavorato su un set cinematografico può sapere che l'espressione risale ai primi anni del cinema sonoro e secondo la leggenda Erich von Stroheim, che voleva continuare a girare senza sonoro, coniò il termine “mit out sound”.
Diventa presto chiaro: la cartolina proviene dal regista Friedrich Munroe (Patrick Bauchau) che chiede al suo amico Philip Winter (Rüdiger Vogler) di venire in suo aiuto. Friedrich gira da solo un film a Lisbona e Winter è un tecnico del suono. È bloccato: voleva girare un film come se tutta la storia del cinema non fosse avvenuta. Un uomo solo per strada, con una macchina fotografica a manovella, proprio come Buster Keaton in “The Cameraman”. Ora spera che il microfono di Winter possa tirare fuori le sue foto “dall'oscurità” e salvare tutta la sua impresa.
Il film è un omaggio alla città di Lisbona e un inchino alla storia del cinema per il quale è stato realizzato il centenario. La colonna sonora ha reso il gruppo Madradeus famoso in tutto il mondo.
Chi è chi? E cosa significano tutte quelle abbreviazioni? L’SOS, ovviamente, è evidente, e al più presto non fa che rafforzare l’urgenza: venite al più presto. Ma soprattutto? Solo chi ha già lavorato su un set cinematografico può sapere che l'espressione risale ai primi anni del cinema sonoro e secondo la leggenda Erich von Stroheim, che voleva continuare a girare senza sonoro, coniò il termine “mit out sound”.
Diventa presto chiaro: la cartolina proviene dal regista Friedrich Munroe (Patrick Bauchau) che chiede al suo amico Philip Winter (Rüdiger Vogler) di venire in suo aiuto. Friedrich gira da solo un film a Lisbona e Winter è un tecnico del suono. È bloccato: voleva girare un film come se tutta la storia del cinema non fosse avvenuta. Un uomo solo per strada, con una macchina fotografica a manovella, proprio come Buster Keaton in “The Cameraman”. Ora spera che il microfono di Winter possa tirare fuori le sue foto “dall'oscurità” e salvare tutta la sua impresa.
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100 min
Genere: Musica, Dramma
Lingua: Originale con sottotitoli in italiano
Regia: Wim Wenders
Con: Rüdiger Vogler, Patrick Bauchau, Teresa Salgueiro, Manoel De Oliveira, Vasco ...
Chi è chi? E cosa significano tutte quelle abbreviazioni? L’SOS, ovviamente, è evidente, e al più presto non fa che rafforzare l’urgenza: venite al più presto. Ma soprattutto? Solo chi ha già lavorato su un set cinematografico può sapere che l'espressione risale ai primi anni del cinema sonoro e secondo la leggenda Erich von Stroheim, che voleva continuare a girare senza sonoro, coniò il termine “mit out sound”.
Diventa presto chiaro: la cartolina proviene dal regista Friedrich Munroe (Patrick Bauchau) che chiede al suo amico Philip Winter (Rüdiger Vogler) di venire in suo aiuto. Friedrich gira da solo un film a Lisbona e Winter è un tecnico del suono. È bloccato: voleva girare un film come se tutta la storia del cinema non fosse avvenuta. Un uomo solo per strada, con una macchina fotografica a manovella, proprio come Buster Keaton in “The Cameraman”. Ora spera che il microfono di Winter possa tirare fuori le sue foto “dall'oscurità” e salvare tutta la sua impresa.
Il film è un omaggio alla città di Lisbona e un inchino alla storia del cinema per il quale è stato realizzato il centenario. La colonna sonora ha reso il gruppo Madradeus famoso in tutto il mondo.
Chi è chi? E cosa significano tutte quelle abbreviazioni? L’SOS, ovviamente, è evidente, e al più presto non fa che rafforzare l’urgenza: venite al più presto. Ma soprattutto? Solo chi ha già lavorato su un set cinematografico può sapere che l'espressione risale ai primi anni del cinema sonoro e secondo la leggenda Erich von Stroheim, che voleva continuare a girare senza sonoro, coniò il termine “mit out sound”.
Diventa presto chiaro: la cartolina proviene dal regista Friedrich Munroe (Patrick Bauchau) che chiede al suo amico Philip Winter (Rüdiger Vogler) di venire in suo aiuto. Friedrich gira da solo un film a Lisbona e Winter è un tecnico del suono. È bloccato: voleva girare un film come se tutta la storia del cinema non fosse avvenuta. Un uomo solo per strada, con una macchina fotografica a manovella, proprio come Buster Keaton in “The Cameraman”. Ora spera che il microfono di Winter possa tirare fuori le sue foto “dall'oscurità” e salvare tutta la sua impresa.