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GLI STATI UNITI CONTRO BILLIE HOLIDAY

Durata: 130 min

Lingua: Italiano

Regia: Lee Daniels

Con: Andra Day, Trevante Rhodes, Garrett Hedlund, Leslie Jordan, Miss Lawrence, Adriane Lenox, Natasha Lyonne, Rob Morgan, Da'vine...

Andra Day, la candidata ai GRAMMY Awards, è Billie Holiday nel film del regista Lee Daniels Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, scritto dal Premio Pulitzer Suzan-Lori Parks. Grazie alla sua interpretazione di Billie Holiday, Andra Day si è aggiudicata il Golden Globe come Migliore Attrice Protagonista in un film drammatico. Al suo fianco, l’attore Trevante Rhodes (Moonlight).

Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma a impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.

130 min

Lingua: Italiano

Regia: Lee Daniels

Con: Andra Day, Trevante Rhodes, Garrett Hedlund, Leslie Jordan, Miss Lawrence, Ad...

Andra Day, la candidata ai GRAMMY Awards, è Billie Holiday nel film del regista Lee Daniels Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, scritto dal Premio Pulitzer Suzan-Lori Parks. Grazie alla sua interpretazione di Billie Holiday, Andra Day si è aggiudicata il Golden Globe come Migliore Attrice Protagonista in un film drammatico. Al suo fianco, l’attore Trevante Rhodes (Moonlight).

Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma a impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.
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